Roma 24 maggio 2021 – L’emergenza sanitaria che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo tutt’oggi ha messo in luce alcune aree di miglioramento del nostro Servizio sanitario nazionale. Al contempo però, ha insegnato quanto sia importante, per una sanità che sia davvero efficace ed efficiente, guardare al futuro e definire con tutti gli attori del sistema direttrici e priorità di intervento affinché la salute dei cittadini possa essere sempre garantita, sia nelle situazioni ordinarie sia in quelle emergenziali.
Per promuovere questa riflessione sul futuro della Sanità in Italia, anche alla luce delle riforme previste nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, è nato “Non c’è Futuro senza…” un ciclo di tre incontri organizzato da Janssen ed Fb&Associati in partnership con Formiche. Protagonisti del primo incontro tenutosi quest’oggi, dal titolo “Un dialogo per innovare e crescere in competitività e attrattività del Sistema Paese”, oltre al Presidente e AD di Janssen Massimo Scaccabarozzi, anche il Prof. Giovanni Tria, consigliere del Ministro dello Sviluppo economico, la coordinatrice dell’intergruppo parlamentare sulla sperimentazione clinica (ed ex Ministra della Salute) Beatrice Lorenzin, il coordinatore di BASE Italia Marco Bentivogli e la Direttrice del Patient Advocacy Lab di ALTEMS, Teresa Petrangolini.
“Il decreto-legge (Sostegni-bis, ndr) che andrà in Gazzetta Ufficiale tra oggi o domani istituisce una nuova Fondazione destinata alla biomedicina, quindi in grado intervenire sull’intera filiera con strumenti articolati, alleandosi con il privato e facendo sì che il pubblico si assuma parte del rischio” ha dichiarato il prof. Giovanni Tria, attualmente Consigliere del Ministro dello Sviluppo Economico sul dossier vaccini anti COVID-19. In merito agli incentivi per le imprese, il prof. Tria ha aggiunto che con il nuovo decreto-legge sarà alzato anche il tetto del credito di imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Arricchito anche dai contributi video della Presidente del CNR Maria Chiara Carrozza e dei rappresentanti dell’Associazione italiana contro le leucemie-linfomi (AIL), l’evento ha rappresentato l’occasione per discutere delle prospettive di sviluppo dell’industria farmaceutica Made in Italy. L’Italia gioca infatti già oggi un ruolo di primo piano in Europa nel settore pharma, ma può ancora crescere molto contribuendo in modo decisivo attraverso due elementi chiave come la ricerca e la produzione alla ripartenza economica post-pandemia e al miglioramento della vita di milioni di pazienti destinatari di nuove terapie e servizi.
Per farlo - ha affermato Beatrice Lorenzin - occorre “un sistema regolatorio accogliente che ci faccia essere più competitivi rispetto agli altri Paesi europei”. Per l’ex Ministra della Salute “il PNRR, senza un meccanismo di riforma serio, rischia di non riuscire a garantire l’attrattività degli investimenti in ricerca, che potrebbero generare un altissimo valore aggiunto per il nostro Paese”.
“In Janssen siamo fermamente convinti che sia necessario riflettere su come costruire un sistema sanitario più vicino ai cittadini, moderno, equo, sostenibile e capace al contempo di attrarre le migliori risorse e competenze. Come azienda sentiamo la responsabilità di dare il nostro contributo, consapevoli che non c’è futuro senza un dialogo tra tutti gli attori del sistema salute che sia costruttivo, aperto e di arricchimento reciproco. Da qui è nata l’idea di un nuovo progetto come “Non c’è futuro senza”, finalizzato ad innescare un dibattito sugli elementi imprescindibili per la salute di domani.” – ha dichiarato l’AD di Janssen Massimo Scaccabarozzi – “L’industria farmaceutica è un settore strategico per lo sviluppo del nostro Paese e può rappresentare un volano di crescita per il rilancio del Servizio Sanitario Nazionale. Fin dall’inizio dell’emergenza come Janssen Italia ci siamo focalizzati proprio su ricerca e produzione per garantire la disponibilità dei farmaci ai pazienti e trovare un vaccino anti-Covid efficace”