Nata nel contesto di Fattore J, l’iniziativa HealthBot ha permesso agli studenti di progettare e prototipare nuove soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale per la salute.
6 i lavori finalisti e tanti gli scenari di applicazione: la possibilità di diagnosi veloce di malattie come il Parkinson o l’osteoporosi, strumenti per supportare l’aderenza terapeutica, sistemi per una maggiore inclusione delle persone con disabilità e non solo.
Le soluzioni dei ragazzi sono state presentate alla RomeCup 2024, in corso presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata.
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Roma, 21 marzo 2024 – L’intelligenza artificiale ha un ruolo cruciale per re-immaginare il settore della salute e trasformerà la prevenzione, la diagnosi e il trattamento delle patologie, facilitando il compito dei medici e il percorso di cura dei pazienti.
Proprio per questo la quarta edizione di Fattore J, progetto realizzato da Johnson & Johnson Innovative Medicine e Fondazione Mondo Digitale, ha previsto un contest creativo, “HealthBot”, per invitare i ragazzi a sviluppare prototipi di soluzioni robotiche e di intelligenza artificiale per la salute.
I lavori sono stati presentati ad una giuria di esperti nel corso della RomeCup 2024, evento dedicato alla robotica e all’intelligenza artificiale, per diffondere l’innovazione mettendo in collegamento scuole, centri di ricerca, aziende, università e istituzioni.
Gruppi di team misti di studenti delle scuole superiori e delle università hanno unito le forze dando vita a progetti diversificati e pensati per rispondere alle molteplici esigenze del settore salute. Tra questi, soluzioni per supportare l’aderenza terapeutica e ricordare l’assunzione dei farmaci, come “Pharmabot” dell’Istituto de Amicis Cattaneo di Roma o la “Smemobox” del Fermi di Roma, progetti per favorire l’inclusione di persone con disabilità, come “VisionAll” dell’ITIS Ettore Majorana di Cassino, dedicato a chi è affetto da disabilità visive. Non mancano le idee per accelerare la diagnosi di malattie come “Project B.o.n.e” dell’Istituto Federico Caffè di Roma che prevede un software in grado di identificare precocemente l’osteoporosi e supportare il lavoro dei medici, o il programma “Parkinson Detector” dell’ITIS Omar di Novara che usa l’AI per riconoscere la figura umana all’interno di un filmato e misurare gli angoli di movimento degli arti che possono essere possibili indicatori precoci del Parkinson. Infine, un progetto dedicato all’assistenza virtuale: il “Team Marconi”, dell’istituto Marconi di Nocera Inferiore, ha
previsto la realizzazione di un assistente medico virtuale che interagisce con una fascia wearable la quale rileva i parametri vitali di pazienti che svolgono attività sportive.
Durante l’evento i progetti sono stati valutati da una giuria composta da Alfonso Molina, Direttore Fondazione Mondo Digitale, Michele Cornella, Business Intelligence Manager di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia, Massimo Walter Rivolta, ricercatore del Dipartimento di Informatica dell’Università degli studi di Milano e Daniela Mondatore di Cittadinanzattiva, con l’obiettivo di premiare la soluzione tecnologica più innovativa e di maggiore impatto per la salute dei pazienti. Il lavoro considerato più innovativo è stato “Pharmabot”, sviluppato dal gruppo dell’Istituto de Amicis Cattaneo di Roma. Secondo classificato il progetto “Smemobox”, realizzato dal team del Fermi di Roma. Al terzo posto “VisionAll”, un’idea dell’ITIS Ettore Majorana di Cassino
La conoscenza del valore dell’innovazione nella salute è al centro della quarta edizione di “Fattore J”, il progetto promosso da Johnson & Johnson Innovative Medicine e Fondazione Mondo Digitale per sensibilizzare i giovani sui progressi scientifici in campo sanitario. Quest’anno, in particolare, l’iniziativa si pone l’obiettivo di raggiungere 5.000 studenti con attività formative sul tema della prevenzione e dell’innovazione terapeutica nelle aree dell’oncologia, dell’HIV e della salute mentale. Sino ad oggi sono stati sensibilizzati 300.000 giovani a una corretta informazione scientifica, ad assumere comportamenti responsabili per la salute di tutti e a confidare nei progressi della ricerca e sono stati formati 30.000 studenti italiani su empatia, rispetto, inclusione e fiducia nella scienza.
Il contest Heath Bot è stata una delle tappe di questo percorso dedicato ai ragazzi, per dare loro la possibilità di ideare e sviluppare soluzioni innovative ed essere sempre di più attori del cambiamento di domani, per un mondo più in salute. Per lo sviluppo di queste soluzioni, gli studenti si sono avvalsi del supporto di esperti di innovazione e AI di J&J, che li hanno supportati nella preparazione dei progetti sia durante incontri in presenza nella nuova sede di Milano di Johnson & Johnson Innovative Medicine che nel corso di webinar dedicati.
Federica Mazzotti, Business Transformation Director di J&J Innovative Medicine Italia, ha commentato: “L’Intelligenza artificiale sta rivoluzionando il settore della salute, offrendo opportunità significative per supportare i clinici nella diagnosi precoce e nella cura personalizzata di numerose patologie. In J&J contribuiamo a creare le condizioni per una società pronta ad accogliere le innovazioni e a tradurle in opportunità concrete a favore dei pazienti. Desidero ringraziare tutti gli studenti che hanno partecipato con impegno al contest HealthBot, dimostrando grande creatività e consapevolezza di come le nuove tecnologie e l’AI possono essere messe al servizio della medicina del futuro”.
“La sfida della consilience, la convergenza tra discipline diverse, è un asse portante della RomeCup. L’approccio delle scienze della vita contamina da sempre tutta la manifestazione. Con la prima edizione del contest creativo HealthBot, novità della quarta edizione di Fattore J, abbiamo sfidato i ragazzi a progettare soluzioni innovative di robotica e intelligenza artificiale su compiti di realtà, partendo dalla loro esperienza di salute. Sono emerse idee progettuali molto interessanti e promettenti con una visione inclusiva e solidale della medicina” ha sottolineato Mirta Michilli, direttrice generale Fondazione Mondo Digitale.
“Le nuove tecnologie rappresentano una grande opportunità per contribuire ad una maggiore equità nella salute, assicurando ad un più ampio numero di cittadini la possibilità di accedere alle migliori cure possibili. Per questo motivo è di fondamentale importanza puntare su iniziative come il contest “HealthBot”, che non solo favoriscono la creazione di soluzioni innovative per il benessere, ma soprattutto coinvolgono e sostengono le nuove generazioni nel guardare con fiducia e consapevolezza queste nuove soluzioni tecnologiche” commenta Daniela Mondatore di Cittadinanzattiva.
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