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      Nel World Health Day Fattore J fa tappa al Cardarelli di Napoli per raccontare ai giovani il futuro della medicina

      Secondo gli studenti campani, saranno ricerca scientifica e medicina gli ambiti in cui l’intelligenza artificiale porterà più benefici

      Napoli, 7 aprile 2025 – In occasione del World Health Day - la giornata mondiale di sensibilizzazione sulla salute celebrata ogni anno in tutto il mondo il 7 aprile - ha fatto tappa in Campania Fattore J, il progetto promosso da Johnson & Johnson e da Fondazione Mondo Digitale ETS per avvicinare i giovani al futuro della salute. A ospitare l’evento, l’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Cardarelli di Napoli, un centro di eccellenza che da anni rappresenta un punto di riferimento per la ricerca, l’innovazione e l’assistenza sanitaria nel Sud Italia.

      In occasione dell’incontro, gli studenti dell’Istituto superiore Nitti e del Liceo Classico Statale Gian Battista Vico di Napoli, dell’Istituto Majorana e dell’I.S.I.S. Guido Tassinari di Pozzuoli, hanno potuto incontrare gli esperti dell’A.O.R.N. Cardarelli e di Johnson & Johnson per scoprire un futuro in cui innovazione e salute camminano di pari passo per affrontare alcune delle patologie più impattanti nella nostra società, tra cui i tumori. Un focus particolare è stato dedicato all’intelligenza artificiale e a come questa tecnologia stia trasformando la diagnosi, i trattamenti e la gestione delle patologie.

      E i giovani della Campania si sono dimostrati pronti ad accogliere l’innovazione. Secondo un sondaggio condotto da Fondazione Mondo Digitale sugli studenti partecipanti, infatti, saranno proprio la medicina (71%) e la ricerca scientifica (71%) i settori che beneficeranno maggiormente dall’impatto dell’intelligenza artificiale, consentendo alla sanità di diventare più rapida (62%), efficace (50%) e organizzata (52%). Anche rispetto alle sfide dell’oncologia gli studenti ritengono che l’AI avrà un ruolo importante, soprattutto nello sviluppo di nuove molecole terapeutiche (58%), nel monitoraggio in tempo reale dei pazienti (49%), e nelle diagnosi precoci e accurate (41%).

      Fattore J, giunto quest’anno alla quinta edizione, ha già raggiunto negli anni 300.000 giovani, coinvolgendo una rete di associazioni di pazienti, partner accademici e partner istituzionali. La tappa di oggi di Napoli ha visto la partecipazione di Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’A.O.R.N. “A. Cardarelli”; Giuseppe Pompilio, Direttore Market Access di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia; Mirta Michilli, Direttrice Generale Fondazione Mondo Digitale ETS; Antonio Granata, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Ingegneria Clinica dell’A.O.R.N. “A. Cardarelli”; Giuseppina Dell’Aversano Orabona, Dirigente Medico dell’Unità Operativa Complessa di Radiologia generale e di Pronto soccorso dell’A.O.R.N. “A. Cardarelli”; e Giovanni Riccardi, Responsabile Analisi Dati e Intelligenza Artificiale Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia.

      “Per il nostro ospedale accogliere tanti giovani studenti nel cuore pulsante del Cardarelli, al Salone Moriello, è motivo di orgoglio ma anche un momento di grande responsabilità. È importante infatti veicolare un messaggio corretto e attento sul significato più profondo delle cure e della ricerca in ambito sanitario, senza però dimenticare quelli che sono i determinanti della salute. Penso, ad esempio, al consumo di alcol, che secondo gli ultimi dati è associato ad oltre 200 problemi di salute, così come ad altri comportamenti che assunti in età adolescenziale possono rappresentare un fattore di rischio importante sia a breve che a lungo termine.” ha commentato Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’AORN Cardarelli. “È fondamentale, dunque, insistere sul tema della prevenzione e poterne parlare nel giorno del World Health Day a 200 studenti è un privilegio per l’ospedale. Il Cardarelli sta spingendo molto anche sul tema dell’appropriatezza e dell’umanizzazione delle cure. Da un lato, ottimizzando spazi per far sì che le prestazioni ambulatoriali seguano un percorso diverso dai ricoveri, a marzo abbiamo riaperto un intero padiglione per gli utenti esterni, il padiglione G; dall’altro introducendo robot sociali per l’accoglienza e l’orientamento dei pazienti. Non una delega in bianco alla tecnologia ma un preciso compito per migliorare l’assistenza, mettendo al primo posto sempre il fattore umano, che deve guidare tutto il processo di presa in carico, globale, dei cittadini”.

      Giuseppe Pompilio, Direttore Market Access di Johnson & Johnson Innovative Medicine Italia, ha dichiarato “È un onore poter celebrare il World Health Day in un centro di eccellenza come l’Ospedale Cardarelli di Napoli, simbolo di innovazione e ricerca in ambito sanitario. L’innovazione è molto più di tecnologia o terapie avanzate: dipende dalla capacità di creare un ecosistema che sappia accoglierla. E questo aspetto è fondamentale per il ruolo che ricopro, al fine di garantire che le nuove soluzioni terapeutiche siano realmente accessibili ai pazienti. Il progresso non avviene da solo: servono persone pronte a comprenderne il valore, strutture in grado di implementarlo e un sistema che lo sostenga. Per questo, il nostro impegno va oltre la ricerca: ci poniamo a fianco di tutti gli altri attori chiave del Sistema Salute con responsabilità e impegno e investiamo nelle competenze, attraverso progetti come Fattore J, affinché i giovani abbiano gli strumenti per comprendere l’innovazione e diventare protagonisti attivi del cambiamento nella sanità di domani”.

      “Essere oggi al Cardarelli, nel giorno in cui si celebra la Giornata mondiale della salute, ha un valore simbolico forte”, ha dichiarato Mirta Michilli, Direttrice Generale della Fondazione Mondo Digitale ETS. “Perché la salute è una sola e riguarda tutti noi. Con Fattore J vogliamo ricordare ai giovani che l’innovazione non è solo tecnologia: è anche cultura, educazione, responsabilità sociale. Inoltre oggi con Fattore J festeggiamo una bellissima notizia: a soli 19 anni Tommaso Caligari, che ha partecipato al Contest HealthBot durante la RomeCup 2024, è stato nominato Alfiere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella per aver ideato un dispositivo di intelligenza artificiale che consente la diagnosi precoce del Parkinson, che ha deciso di rendere disponibile gratuitamente. Grazie a progetti come questo, aiutiamo i nostri giovani a diventare cittadini consapevoli, capaci di leggere la realtà, comprendere le connessioni tra salute, ambiente e comunità, e immaginare un futuro più giusto e sostenibile”.

      Johnson & Johnson Innovative Medicine, segmento farmaceutico del Gruppo Johnson & Johnson, è presente in Italia dal 1975, con 1.400 persone basate nella sede centrale di Milano e nel sito produttivo di Latina, uno dei più innovativi al mondo. L’azienda è focalizzata sullo sviluppo di terapie innovative in alcune delle aree terapeutiche più rilevanti per la salute globale, come l’onco-ematologia, l’immunologia e le neuroscienze.

      JOHNSON & JOHNSON
      In Johnson & Johnson crediamo che la salute sia la cosa più importante. La nostra forza nell’innovazione nell’ambito della salute ci permette di costruire un mondo in cui le malattie complesse vengono prevenute, trattate e curate, dove i trattamenti sono più efficaci e meno invasivi e le soluzioni personalizzate. Attraverso Innovative Medicine e MedTech, abbiamo un posizionamento unico che ci permette di innovare in ogni ambito delle soluzioni terapeutiche di oggi, realizzare le scoperte di domani e avere un impatto profondo sulla salute dell’umanità.